Volontà e Amore
Amore e volontà possono apparire come due poli sostanzialmente in antitesi, in quanto generalmente il sentimento dell'amore è avvolgente, magnetizzante, collante, mentre le caratteristiche tipiche della volontà sono affermazione, separazione, talvolta autoritarismo. A prima vista, dunque, amore e volontà si presentano come diametralmente opposti. Si è soliti dire che l'amore è un sentimento che sgorga spontaneo, qualcosa che non si può quasi controllare, che dire frenare, e che può anche andare, in certi frangenti, perfino contro la nostra volontà. Ma per amare bene, in modo saggio oltre che forte, non è sufficiente una predisposizione affettiva: occorre sviluppare tutte quelle attenzioni, sensibilità, tutte quelle qualità necessarie per svolgere adeguatamente e con successo ogni altra iniziativa umana. La frequenza di tensioni e conflitti nell'ambito dell'affettività e delle esperienze di amore nelle sue varie sfumature: amicale, materno, paterno, filiale, di coppia, è principalmente dovuta al fatto che spesso si lasciano fuori dalla dinamica dello scambio emotivo aspetti, funzioni e conoscenze che invece sono fondamentali per costruire e mantenere un rapporto sano e di crescita con la nostra controparte. Nel caso in cui la volontà si armonizzi all'amore nella sua espressione di eccellenza, ovvero la bhakti, l'Amore divino, l'Amore per Creato, Creature e Creatore, si avrà une perfetta sinergia costruttiva-evolutiva che renderà ogni relazione colma di gioia e di duratura soddisfazione.
Tratto da Il Ruolo della Volontà.